Molti condomini con il Superbonus 110% si sono dotati di colonnine elettriche o stanno pensando di installarle e anche questo lavoro rientra tra le agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio per il 2022. L’unica cosa a cui fare attenzione è la ripartizione della spesa sulla base del fatto che la colonnina si trovi nelle parti ad uso comune o private del condominio.

Vanno valutati, sempre in fase di installazione, il numero dei residenti e la grandezza del condominio. Vediamo allora di fare chiarezza su installazione, costi e detrazioni delle colonnine elettriche.

Cosa dice la legge

Senza dubbio il principale limite all’installazione di colonnine elettriche è il costo che rientra però tra le agevolazioni previste dal Superbonus 110%. L’articolo 119 comma 8 del DL 34/2020 prevede i seguenti limiti massimi di spesa:

  • 3.000 euro per i lavori di installazione conclusi entro dicembre 2020, a prescindere dal numero di punti di ricarica;
  • 2.000 euro per tutti gli edifici indipendenti, come quelli unifamiliari;
  • 1.500 euro per i condomini e gli edifici plurifamiliari fino ad 8 colonnine elettriche;
  • 1.200 euro per condomini ed edifici plurifamiliari oltre le 8 colonne.

Ad eccezione del primo limite di spesa, gli altri elencati si applicano sulle installazioni ultimate o in corso d’opera dal 1°gennaio del 2021. Per fare un’idea della spesa prevista, un punto di ricarica wallbox slow fino a 7,4 kW oscilla dai 700 ai 1700 euro, mentre modelli più potenti e fino a 22 kW costano da 700 a 1300 euro.

Detrazione 50%: come funziona

Il bonus 50% per l’installazione di colonnine di ricarica nei condomini appare con la Legge di Bilancio per il 2019 e con il DM 20 marzo integra l’Ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2 elettrici o ibridi.

In realtà, già dal 2018 è obbligatorio installare punti di ricarica elettrica presso le nuove costruzioni o gli immobili oggetto di ristrutturazione pesante. La misura è stata introdotta per favorire la mobilità elettrica.

Con il bonus 50% si intendeva invece favorire l’acquisto e l’installazione delle colonnine anche presso i fabbricati già esistenti. Nel 2022 è apparso invece il decreto DPCM automotive con una nuova agevolazione, che comprende un contributo pari all’80% delle spese sostenute riconosciuto dal MISE.

Superbonus 110%: come funziona

Un altro incentivo per la ricarica nelle colonnine elettriche in condomini piccoli e grandi è il Superbonus 110% dato che la wall box e la sua installazione è tra le misure confermate dal Governo e tra le spese detraibili con sconto in fattura o cessione del credito d’imposta. Chi gode di questo incentivo può installare e montare gratuitamente una colonnina di ricarica, a patto che si tratti di lavori che contribuiscono all’efficientamento energetico dell’edificio pari a due categorie. In altre parole, l’installazione della colonnina elettrica deve accompagnarsi ad altri lavori di efficientamento energetico del condominio come l’isolamento termico, tramite cappotto, e la sostituzione degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.


Attrezzare il garage condominiale



Il condomino che intende installare una wallbox nel garage di proprietà privata ne dà comunicazione all’amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi (comunque a sue spese), qualora si rendessero necessarie eventuali modifiche delle parti comuni (corsello box, passerelle portacavi metalliche appese, contatore, ecc.). Dovrà rivolgersi a una società specializzata nella progettazione e installazione di stazioni di ricarica che avrà il compito di:

  • fornire una consulenza progettuale specifica;
  • dichiarare la conformità dell’impianto;
  • verificare le “portate” massime del contatore condominiale;
  • verificare la necessità di aggiornamento del Certificato di Prevenzione Incendi (se l’autorimessa è soggetta alla redazione di tale documento) e ogni altro intervento che possa essere richiesto ai fini della sicurezza per i VVFF, anche secondo quanto previsto dalle Linee Guida emesse dal Ministero dell’Interno.

Attrezzare il parcheggio condominiale



La situazione si complica qualora si decidesse di trasformare il parcheggio condominiale in una stazione di ecorifornimento con tettoia fotovoltaica. In questo caso si rientra nell’art. 1117 ter c.c. e l’area comune cambia natura diventando una “stazione di eco-rifornimento condominiale”. Anche in questo caso, comunque, si dovrebbe regolarne l’utilizzo attuando un sistema che dia la possibilità a tutti di usufruirne (numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell’edificio).

Un altro scenario prevede che l’installazione della colonnina rientri nell’art. 1120 c.c II Comma. In questo caso con la maggioranza indicata dal secondo comma dell’articolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune […].

In conclusione oggi i condomini hanno tanti motivi e vantaggi per installare una colonnina di ricarica o una wall box e possono godere di incentivi e agevolazioni specifiche. Il consiglio è quello di contattare partner come DazeTechnology per trovare la soluzione di ricarica domestica più adatta alle esigenze dei condomini. Contattaci per un preventivo!