In seguito alla messa in pausa del Superbonus 110 lo Stato si è attivato per lo stanziamento di nuovi ecoincentivi per l’installazione di stazioni per la ricarica di veicoli elettrici. I nuovi bonus saranno rivolti a diverse tipologie di stazioni di ricarica, agevolando sia privati che aziende con fondi diversi.

Vediamo nel dettaglio i tre interventi che verranno attuati nei prossimi mesi.

Incentivi per Colonnine Elettriche per privati

Recentemente il Ministro Giorgetti ha dichiarato che verranno stanziati nei prossimi mesi 40 milioni di euro per un bonus colonnine elettriche. Questo rappresenta un incentivo per coprire i costi di acquisto per le infrastrutture per la ricarica domestica di veicoli elettrici.

Le spese ammissibili per accedere al bonus saranno le seguenti:

Ad usufruire del contributo all’80% saranno gli utenti privati singoli e condomini nel limite massimo di 1500 euro per singolo richiedente e 8000 euro se le opere ricadono sulle parti comuni di edifici condominiali.

Che caratteristiche deve avere il punto di ricarica  per godere degli incentivi?

Ad oggi siamo in attesa del decreto attuativo che andrà a delineare il tutto ma indicativamente dalle dichiarazioni rilasciate per godere degli incentivi, il punto di ricarica dovrà  presentare le seguenti caratteristiche:

  • Il punto deve essere non accessibile al pubblico;
  • Il punto di ricarica deve avere potenza superiore a 3,7 kW e inferiore o uguale a 22 kW;
  • Come conseguenza diretta del punto sopra, la stazione di ricarica deve essere modo 3.


Incentivi per l’installazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici aziendali



Accanto al bonus colonnine elettriche è stata predisposta, sempre in data da destinarsi, un’agevolazione per sostenere acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici aziendali. Si tratta di un contributo a fondo perduto che copre il 40% delle spese ammissibili.

Quali sono le spese ammissibili?

Acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica ivi comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Nello specifico:

  • Infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi;
  • Wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo;
  • Colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina.

Infrastrutture di ricarica in corrente continua:

  • Fino a 50 kW: 1000 euro/kW; 
  • Oltre 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina; 
  • Oltre 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina.

Chi può usufruire delle detrazioni?

Questo secondo incentivo fiscale si rivolge a tutte le imprese e i professionisti con volume di affari dell’ultima dichiarazione IVA Non inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica e nel caso di chi lavora in regime forfetario il valore non può essere superiore a 20.000 euro.

In questo caso la dotazione finanziaria è pari a 90 milioni di euro così ripartiti:

  • 80% delle risorse è destinato agli interventi delle imprese di valore complessivo inferiore a 375.000,00;
  • 10% per gli interventi di valore superiore a 375.000,00.
  • 10% ai professionisti.

Le spese devono essere sostenute dal 21/10/2021 e le domande vanno presentate al ministero della transizione ecologica (MITE), mentre le domande sono gestite da Invitalia.


Incentivi a sostegno dei parchi agrisolari



Accanto agli incentivi per privati, condomini, aziende e professionisti lo Stato ha previsto un sostegno sugli investimenti in parchi agrisolari nelle strutture produttive agricole, zootecniche e agroindustriali per installare pannelli solari e colonnine elettriche. In tal senso la dotazione finanziaria per il 2022-2026 è di 1,5 miliardi e i soggetti che possono beneficiare della misura sono:

  • gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • le imprese agroindustriali;
  • le cooperative agricole.

Si tratta di un contributo a fondo perduto che copre dal 30 al 70% dei costi di realizzazione del parco agrisolare in base al settore di attività e al luogo di realizzazione dell’impianto:

  • Settore della produzione agricola primaria
    • 50% (regioni meno sviluppate) delle spese ammissibili;
    • 40% (altre regioni) delle spese;
    • Le aliquote maggiorate di 20 punti % per giovani agricoltori o agricoltori che si sono insediati nei 5 anni precedenti la data della domanda di aiuto; investimenti collettivi; investimenti in zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici.
  • Settore della trasformazione di prodotti agricoli
    • 50% (regioni meno sviluppate) delle spese ammissibili;
    • 40% (altre regioni) dei costi ammessi.
  • Settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli
    • 30% delle spese ammesse;
    • + 20 punti % per gli aiuti concessi alle Piccole Imprese;
    • + 10 punti % per gli aiuti concessi alle Medie Imprese;
    • + 15 punti % per gli investimenti effettuati nelle zone meno sviluppate.

Per beneficiare dell’agevolazione fiscale la spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750.000 euro nel limite massimo di 1 milione di euro per singolo soggetto beneficiario.

I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi.

Parco agrisolare: gli interventi ammissibili

Tra gli interventi ammissibili per cui si può richiedere il contributo ci sono:

  • acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici, sui tetti di fabbricati suddetti, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono ammissibili spese fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici;
  • installazione di wallbox.

Gli incentivi per l’installazione della wallbox sono:

  • € 1.500,00 (euro millecinquecento/00) per installazione di dispositivi di ricarica wallbox di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • € 4.000,00 (euro quattromila/00) per installazione di colonnine di ricarica di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • € 250,00/kW, e fino a un massimo di € 15.000,00 (euro quindicimila/00) per l’installazione di dispositivi di ricarica di potenza complessiva superiore ai 22 kW.

Le spese dovranno essere riferibili all’acquisto di dispositivi di ricarica, adeguatamente documentabili e rendicontabili.

Sarà possibile presentare domanda, telematicamente mediante piattaforma informatica del soggetto attuatore GSE, a decorrere dalle ore 12:00 del 27 settembre e fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.