Da sempre acquistare un’auto elettrica significa avere costi di gestione e utilizzo inferiori rispetto alle auto benzina e diesel, per cui il costo del pieno è oggi più che mai decisamente superiore anche a causa dell’inflazione record che ha colpito non solo i carburanti, ma anche l’energia elettrica.

Per questo usare ogni tipologia di auto è mediamente più costoso con la spesa del rifornimento di benzina e diesel che sale, assieme a quella per fare il pieno di energia alle colonnine di ricarica pubbliche. Vediamo allora quali sono gli aumenti reali, nonostante i tentativi del Governo di ridurre sempre più le bollette. In particolare, il costo della ricarica pubblica è in crescita anche se segue un andamento non lineare rispetto al prezzo di carburanti tradizionali.


Come è aumentata la spesa per i carburanti



Parlando della spesa per il pieno il prezzo medio della benzina è salito a giugno 2022 a 2.034 euro per litro, contro il costo del diesel pari a 1972,46 euro per litro ma non finisce qui e i prezzi sono destinati a subire ulteriori aumenti. In passato, nel giugno del 2021, infatti, il prezzo media della benzina alla pompa in Italia era pari a 1.613, 63 euro al litro. Per quanto riguarda il diesel, invece, per il rifornimento, lo scorso anno, bisognava mettere in conto un 1.473,40 euro al litro.

Sono bastati solo 12 mesi per vedere aumentare il prezzo del carburante di 40 centesimi nonostante il taglio delle accise e anche il GPL è aumentato passando da 0,665 a 0,829 euro per litro.

Come è aumentato il costo dell’energia delle forniture domestiche

Allo stesso modo è aumentato il costo dell’energia elettrica per le forniture domestiche, elemento di cui deve tener conto chi ricarica l’auto elettrica con una wallbox domestica come quella proposta da DazeTechnology.  L’evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica per la casa è drammatica.

Nell’ultimo bollettino, pubblicato a fine giugno e valido per il terzo trimestre del 2022, ARERA (l’Autorità italiana per l’energia) ha sottolineato come la “famiglia tipo” (consumo annuo di 2.700 kWh con potenza impegnata di 3 kW) registrerà una spesa annuale di 1.071 euro per le bollette dell’energia elettrica con un rincaro del +91% rispetto al periodo ottobre 2020 – settembre 2021.


Ricaricare le auto elettriche costa di più



Il generale aumento del costo dell’elettricità ha portato ad un aumento della spesa anche per quanto riguarda la ricarica delle auto elettriche, soprattutto se ci si affida alla colonnina di ricarica pubblica anche se gli aumenti dipendono dal singolo provider e vanno valutati caso per caso.

Tra le principali aziende del settore della mobilità a zero emissioni, ad esempio, Enel X è stata tra le prime ad aumentare i prezzi. L’azienda ha portato il costo della ricarica da 0,45 a 0,58 €/kWh (per la ricarica in corrente alternata fino a 22 kW). Aumenti più contenuti per la ricarica rapida che oggi arriva a costare fino ad un massimo di 0,79 €/kWh. Le tariffe flat, per il momento, non sono state aggiornate.

Stabili negli ultimi mesi i prezzi di Ionity che propone la ricarica a 0,35 €/kWh con l’abbonamento da 17,99 euro al mese. Da inizio 2022, invece, Be Charge ha aumentato i prezzi partendo ora da 0,45 €/kWh per la ricarica a consumo fino a 22 kW.

Come detto ricaricare una auto elettrica alla colonnina pubblica prevede un andamento dei costi non omogeneo e che dipende da strategie aziendali ed investimenti fatti dai diversi operatori. Per questo si dovrebbe puntare maggiormente sulla ricarica domestica affidandosi ad aziende specializzate come DazeTechnology.

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