Se c’è un’auto di cui probabilmente nessuno ha mai sentito parlare quella è proprio la Toyota Mirai. L’occasione buona per conoscerla esiste, o meglio sarebbe potuta esistere. In che modo? Attraverso l’Olimpiade di Tokyo. Non è un mistero che Toyota fosse infatti sponsor principale della manifestazione e che i Giochi sarebbero stati il volano perfetto per mostrare al mondo la transizione green di un Paese ancora legato fortemente ai combustibili fossili.

La notizia che rimbomba ormai da qualche giorno è che Toyota non manderà in onda spot pubblicitari durante le due settimane dell’evento. Una perdita economica spaventosa che tuttavia non azzererà l’impegno del colosso nipponico: saranno infatti garantiti i mezzi per lo spostamento degli atleti.

All’interno di questa flotta c’è anche la Toyota Mirai, più nello specifico 500 esemplari personalizzati per l’occasione. Ciò che rende particolare la Mirai è la sua filosofia, ovvero l’utilizzo dell’idrogeno. Pur non essendo l’unico modello presente sul mercato a sfruttare questo vettore, la berlina giapponese è l’unica automobile a idrogeno venduta in Italia. In questa guida andremo dunque a conoscere le caratteristiche, l’autonomia e il prezzo di Toyota Mirai.

Toyota Mirai: le caratteristiche

Nella sezione “News” del sito trovate una guida dettagliata che illustra il funzionamento di una macchina alimentata a idrogeno, spesso conosciute come “fuel cell”. Una soluzione che attualmente viene vista come alternativa all’elettrico, rispetto a cui presenta alcune analogie e differenze, in positivo e in negativo.

L’unica certezza al momento è che Toyota (insieme a Hyundai) sta puntando tantissimo su questa idea, con ingenti investimenti. L’obiettivo è quello di essere dei pionieri della nuova industria così come è stato per la tecnologia dell’ibrido. Oltre alla Mirai non sembrano esserci movimenti in programma per quel che riguarda il settore automobilistico, assai probabile che si punti con vigore su forme di mobilità ancora più adatte al contesto cittadino. E le Borse apprezzano.

“Toyota Hydrogen” e “Toyota Woven City” sono i cavalli di battaglia della rivoluzione a idrogeno di cui la Mirai fa parte. Da un elemento chimico, presente in natura ma ottenibile solo tramite elettrolisi, alla costruzione di un intero ecosistema, di una città 100% sostenibile.

“Zero emissioni, solo gocce d’acqua”. Già dal claim che domina l’home page, coadiuvato da un’efficace animazione 3D, Toyota Mirai strizza l’occhio alla mobilità sostenibile ma alternativa. Nata nel 2014, è stata rinnovata con la seconda generazione a fine 2019 e si basa sulla piattaforma specifica GA-L, pensata per combinare armonicamente l’abitabilità e la presenza sotto al pianale del serbatoio a idrogeno. Sacrificato il baule, capiente appena 321 litri.

Partiamo da una veloce considerazione estetica, che vuole comunque la sua parte. I giapponesi, si sa, sono spesso additati di puntare esclusivamente al pragmatismo, una sensazione che si sta progressivamente spegnendo, sia all’interno che all’esterno. Toyota Mirai non fa eccezione e presenta una silhouette dinamica ed efficiente che la rendono quasi una berlina-coupé di dimensioni importanti (4,96 metri di lunghezza), incollata al terreno grazie ai cerchi in lega di 19” o 20”.

Salendo a bordo si percepisce di essere a bordo di un’auto premium, grandi passi in avanti che instillano il dubbio di trovarsi a bordo di una Lexus. Come da tradizione sono gli schermi a fare i padroni di casa: quello del cruscotto interamente digitale (da 8”), coadiuvato dall’head-up display, e quello del sistema infotainment di bordo da 12,3” che fornisce tutte le informazioni sullo stato di ricarica e sui consumi. Presenti di serie Android Auto e Apple CarPlay.

La gestione da remoto è affidata all’app MyT da cui è possibile impostare dei viaggi sul navigatore, riscaldare/raffrescare l’abitacolo o ricevere notifiche sulla manutenzione del veicolo. Presenti tutti i principali ausili alla guida semiautonoma di livello 2, dal riconoscimento dei segnali stradali al sensore per l’angolo cieco.

Toyota Mirai: autonomia

Le migliorie tecniche portate in dote dalla seconda generazione hanno reso Toyota Mirai ancora più efficiente. I serbatoi combinati di idrogeno sono in grado di immagazzinare 5,6 kg, mentre l’architettura delle celle è stata ridotta a 330 (prima erano 370). Ciononostante, grazie a una densità di potenza record, l’auto arriva ora a 182 CV, sufficienti a muovere la mole che tocca le due tonnellate.

Lo stock di idrogeno è affiancato da una pila posta sotto il passeggero centrale posteriore che eroga 31,5 kW. L’autonomia dichiarata è di 650 chilometri in condizioni miste, tuttavia la Mirai ha sfondato il muro dei 1000 chilometri lo scorso maggio. Un consumo di appena 0,55 kg/100 km che rende quindi l’ammiraglia nipponica adatta anche ai lunghi viaggi. Okay anche i tempi di ricarica, a patto però di trovare un distributore (in Italia l’unico si trova a Bolzano).

Prezzo della Toyota Mirai

Come ormai ci stiamo accorgendo l’innovazione si paga e la Toyota Mirai, unica nel panorama, non fa eccezione. Il listino parte dai 66.000€ dell’allestimento Pure che è già molto completo. Per 69.000€ la Essence aggiunge il sensore dell’angolo cieco posteriore, le telecamere a 360°, i vetri posteriori scuri e il volante riscaldabile. Il top di gamma Essence Plus costa 76.000€ e offre i cerchi da 20”, il tetto panoramico, i sedili climatizzati anche posteriori, il clima trizona, e le regolazioni elettriche con memoria dei sedili anteriori.