L’acquisto di un’auto può essere frutto di minuziose valutazioni per ciascuna voce in capitolo (tipologia, modello, motore), oppure può derivare dalla volontà personale di togliersi uno sfizio, o ancora si può optare di procedere in continuità con il passato scegliendo il modello aggiornato di quello che si sta per mandare in pensione. Di sicuro uno degli aspetti principali è quello legato ai vantaggi delle auto elettriche.

Quando al centro del dibattito c’è un’auto elettrica è altamente probabile che si ricadrà all’interno della prima ipotesi, anche se lo “sfizio” della categoria potrebbe essere rappresentato dall’acquisto di una Tesla, brand di riferimento del settore. È invece troppo presto (o al limite troppo raro) per ammirare una genealogia di appassionati puri delle auto elettriche, giunti alla seconda generazione in proprio possesso.

A che proposito tale preambolo? Come ogni nuova tecnologia c’è sempre un velo di incertezza e scetticismo a far capolino nel momento in cui questa fa il suo ingresso sul mercato. Un sentimento di freddezza ha infatti accolto le auto elettriche quasi un decennio fa, titubanze che solo ora cominciano a essere realmente messe in discussione. Perché tutta questa diffidenza? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare. Ogni alimentazione ha un suo preciso pubblico di riferimento: il motore a benzina è adatto per chi si muove in città, il diesel è pensato per i grandi viaggiatori e il gas GPL (o il metano) è indicato per chi ha distributori nelle vicinanze. E le elettriche?

Agli albori dell’immissione sul mercato le auto elettriche presentavano decisamente più difetti che pregi. In primis autonomie insufficienti e punti di ricarica che garantivano una scarsa copertura del territorio. C’è voluto tanto studio e tanto lavoro per renderle attrattive e alternative rispetto alle tradizionali auto a combustione. Le caratteristiche attuali delle elettriche (confermate poi dai dati di vendita) individuano una fetta di pubblico importante nell’utenza cittadina, grazie a una serie di comodità. Andiamo dunque a conoscere quali sono i vantaggi da considerare nell’acquisto di un’auto elettrica nel 2021.

Auto elettriche: i vantaggi ambientali

In sintesi, possiamo distinguere i vantaggi delle auto elettriche in due grandi gruppi: quelli economici e quelli ambientali. Esploriamo questi ultimi, decisamente più immediati e sintetici da esporre al pubblico. La considerazione più banale certifica che le auto elettriche siano veicoli a zero emissioni, e pertanto capaci di abbattere completamente la produzione di anidride carbonica (CO2) e gas serra. L’altro grande plus tangibile quando si guida un’auto elettrica è dettato dalla silenziosità pressoché assoluta del motore elettrico.

Auto elettriche: i vantaggi economici

Esauriti i vantaggi di natura ambientale, spostiamoci ora su quelli economici, per i quali sarà necessario dedicare qualche paragrafo. Il primo vantaggio è dato dagli Ecobonus messi in campo dal governo per incentivare l’acquisto di auto elettriche. Un argomento di cui abbiamo parlato in un precedente articolo sugli incentivi per le macchine elettriche, spiegando che possono godere di uno sconto sul prezzo di listino fino a 10.000€ in caso di rottamazione. Ma non è tutto, visto che agli ecoincentivi statali vanno sommati quelli regionali, che fanno schizzare ulteriormente in alto il risparmio. In tal modo, le utilitarie elettriche come la Smart Fortwo o la Renault Twingo “vengono via” a prezzi decisamente interessanti.

Vantaggi di acquisto ma anche di gestione. Acquistare un’auto elettrica, d’altronde, significa fare un investimento a medio-lungo termine, per cercare di ammortizzare le spese iniziali e ridurre quelle future. Ecco, quindi, che i costi gestionali diventano il fulcro centrale di ogni ragionamento che ruota intorno alla scelta di un’auto elettrica. In cima alla lista non può che figurare il “cibo” dell’automobile, ossia l’elettricità. Il prezzo medio di un chilowattora (kWh) si aggira intorno ai 0.21€ per le ricariche domestiche. Rifornirsi dalle colonnine pubbliche ha invece un costo maggiore (variabile a seconda della compagnia), che si può spingere fino 0.79€/kWh, compensato dai minori tempi di ricarica. Netto il vantaggio rispetto a benzina (1,59€/litro) e gasolio (1,45€/litro). Più sottile il risparmio rispetto a GPL e metano. A proposito dei tempi di ricarica, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% (fino a 1.500€) per la procedura di installazione di una colonnina di ricarica (in genere wallbox) in ambito privato fino al termine del 2021.

L’altra grande voce relativa ai costi di gestione è quella della manutenzione. In breve, un’auto elettrica ha un quinto dei componenti rispetto a un’auto termica e pertanto necessiterà di meno visite in officina. Associazioni di settore stimano il risparmio complessivo pari al 30-40%. I vantaggi economici sconfinano anche in migliorie di carattere amministrativo-burocratico. In molti centri urbani (in questo caso il consiglio è di consultare i portali dei comuni stessi) le auto elettriche non pagano la ZTL, il che significa poter risparmiare denaro ma anche tempo, tagliando la città per muoversi da una zona all’altra. Le esenzioni però non si fermano qui. Vanno aggiunte la sosta gratuita sulle strisce blu e il bollo omaggio per cinque anni (ma in alcune regioni come Lombardia e Piemonte è gratis a vita). Chiudiamo con il travagliato ma dolce capitolo assicurazioni. Le RC auto nel caso delle elettriche consentono importanti risparmi per una serie di ragioni: sono principalmente rivolte ad automobilisti perlopiù esperti e sono inoltre indicate per brevi tragitti (e quindi comportano minore rischio di sinistri).

Insomma, come si è potuto evincere, l’acquisto di un’auto elettrica presuppone una profonda riflessione comparativa tra vantaggi e svantaggi. Attualmente le elettriche sono definite auto “intelligenti”, proprio perché sono pensate per garantire un risparmio crescente nel tempo.